Venerdì 4 febbraio, alle 21, al teatro della Concordia di Marsciano un originale e intrigante giallo psicologico, Curiosità di un killer prepensionato, un noir in cinque giornate di Valentina Gianfranceschi, da un'idea di Luis Sepulveda, con Roberto Biselli nella doppia veste di regista e interprete e il Maestro Giacomo Tosti Giacobazzi (nella foto).
Il protagonista, di cui non conosciamo il nome, è un professionista dell'omicidio su commissione che, tra divagazioni amorose, specchi che riflettono i suoi pensieri, incontri ironici e curiosi, missioni più o meno esotiche, è alla ricerca del suo nuovo incarico... ovviamente per ucciderlo.
Lo spettatore si trova sin da subito catapultato al fianco del sicario, che in prima persona snocciola gli eventi di cinque giorni della propria vita, quasi ne facesse una distaccata radiocronaca.
Il suo modo di vivere e le sue scelte "professionali" gli negherebbero ogni forma di interazione sociale, ma, suo malgrado, confessa la sua travolgente passione per una ragazza francese, giovane e bellissima, al punto di rimanerne intrappolato anche quando deciderà di lasciarlo per un altro.
Nella sua solitudine l'uomo si ritrova a parlare con la propria immagine riflessa, confrontandosi con un “fantasma” lucido, saggio, distaccato e sicuro, che non perde occasione per mettere in luce le debolezze che un killer professionista non può permettersi.
Momenti di azione serrata e intrigo si alternano a ricordi tristi e solitari di un amore finito. Sulla scena rivivranno i suoi ricordi, al ritmo della musica, con le movenze sensuali e passionali di una ballerina. Sempre alla ricerca del suo incarico, vinto dalla corrosiva curiosità di conoscerne la storia e i peccati che ne hanno determinato la condanna, la vicenda cresce, si complica, collassa in un finale amletico, pirotecnico e allo stesso tempo crepuscolare, in cui l'uomo è chiamato a scegliere tra amore e morte, tra essere un killer, anche se prepensionato dalle particolari circostanze di quelle giornate, o una vittima.
La storia è intrigante, il finale inaspettato...
Un giallo deliziosamente ironico e pungente, dove tutto rievoca le suggestive atmosfere dei noir d'altri tempi, pur uscendo dagli schemi tradizionali. Basato su una avvolgente interazione fra narrazione, musica e danza, lo spettacolo evoca il lato oscuro del killer, fra desiderio di onnipotenza e consapevolezza dei propri limiti, tanto da diventare paradossalmente uno specchio del contemporaneo.
É così che accade che lo spettatore si affezioni a questo assassino, si senta vicino a lui nei momenti difficili, dimentico del dolore da lui provocato. Per tentare di raccontare uno spicchio di mondo contemporaneo, d'altra parte, bisogna immergersi nelle sue odierne contraddizioni, coglierne l’umanità in una certa assurdità dell'agire, nell'attenzione al transitorio e nella solitudine che ne deriva.
La cura e la magia delle melodie, le contaminazioni ritmiche e il respiro interetnico che caratterizzano la partitura musicale (dal blues allo swing, dalla musette francese alla musica araba, dal tango ai classici latini e messicani), eseguita dal vivo dal Maestro Giacomo Tosti Giacobazzi, aumentano la fascinazione di uno spettacolo decisamente evocativo e coinvolgente.